In primo luogo uno dei signori di Buronzo: è un vescovo, anzi il cardinale di Torino ai tempi di Napoleone.
Poi la sua passione per la poesia, tale da averlo spinto in terra di Francia per conoscere Voltaire, e una passione ancora più divorante per il caffè… il buon caffè “levantino”!
Infine, un antico libro manoscritto, che per più di sue secoli ha pisolato in un archivio vercellese, e che solo da poco è stato quasi per caso riscoperto.
Sullo sfondo, sempre presente, il caffè.
Proprio il caffè sarà infatti il fulcro dell’evento “Caffè… da Signori” che avrà luogo in castello a Buronzo domenica 24 novembre, a partire dalle 15.
Partner d’eccezione del comune di Buronzo sarà Caffè Verri, realtà imprenditoriale valsesiana che vanta un antico blasone e numerosi attestazioni d’eccellenza assoluta nel suo settore.
Dopo la visita guidata delle 15, alle 16.30 verrà svelata al pubblico l’”Ode al Caffè” di Carlo Luigi Buronzo Del Signore (1731-1806), un testo poetico brioso e ironico, che, in sorprendente anticipo di due secoli rispetto alle attuali tendenze, racconta compiaciuto il piacere di una tazza di caffè. E per commentare la lettura, ecco a confronto Alessandro Orsi, già preside dell’Istituto Alberghiero di Varallo ed esperto di storia della cucina, e Andrea Verri, imprenditore attivo appunto nel settore del caffè, con la moderazione di Gabriele Ardizio.
Secondo il cardinale Buronzo Del Signore il caffè è “fumante, fosco, gustoso, prezioso”: guidati da queste suggestioni i presenti potranno allora passare dalla poesia alla realtà, con una degustazione guidata fra alcune miscele proposte da Caffè Verri. Un’occasione preziosa, che lascerà sorpresi anche gli estimatori più esperti ed assidui dell’espresso.