Sin dalle sue origini il castello di Buronzo è luogo di incontri: incontri fra territori diversi – qui la pianura e le Alpi trovano il loro punto di contatto, lungo la fascia delle baragge vercellesi e biellesi – e fra le diverse culture che li rappresentano. Sin dal medioevo pecorai biellesi e margari valsesiani, mercanti novaresi, “risaioli” vercellesi e carbonai ossolani hanno frequentato gli antichi tracciati che si incrociano, fra il Cervo e la Baraggia, intorno al castello, e hanno inavvertitamente lasciato tracce del loro passaggio nel patrimonio tradizionale locale.

Proprio questa ricchezza di spunti fa di Buronzo un luogo in cui, agevolati dalla straordinaria articolazione architettonica del suo castello consortile, è facile trovare approcci sempre nuovi per scoprire un territorio dalle molteplici potenzialità ambientali e storico-artistiche.

È quindi in questa prospettiva che, sul filo di un progetto già iniziato dal 2014 e strutturatosi nel programma “Una Porta per il 2015” con il patrocinio di EXPO 2015, si è deciso di proseguire nella valorizzazione di questa pluralità di sfaccettature culturali anche nel campo dell’enogastronomia d’eccellenza.

La creazione di un “Archivio dei Sapori” risponde al desiderio di creare un patrimonio comune e condiviso di saperi e tradizioni, raccogliendo testimonianze originali e genuine dall’esperienza viva delle realtà che operano più direttamente sul territorio – Pro Loco, associazioni culturali e sodalizi locali – in modo da favorire contatti e scambi anche fra contesti fra loro lontani. Occasioni come la manifestazione “Il Castello e i suoi Sapori”, avviatasi nel 2012, o i numerosi momenti di divulgazione culturale che hanno regolarmente luogo nelle sale del complesso consortile, possono concretamente rappresentare i momenti in cui l’Archivio si può arricchire e, nello stesso tempo, può essere consultato ed utilizzato da quanti vi accedono per ampliare i propri orizzonti e trovare spunti originali nel confronto con nuovi interlocutori.