Sette castelli: il Consortile
La famiglia dei signori di Buronzo nel XIV secolo si divide nei sette distinti rami – o “colonnellati “ – Delle Donne, Agacia, Gottofredo, Plebano, Berzetti, Bucino, Presbitero: il consortile nobiliare. Ognuno di questi nuclei occupa e controlla una porzione distinta del castello, mentre la gestione delle strutture e delle zone comuni (come mura di cinta e fossati) compete al consortile nella sua unità. Per amministrarsi e convivere al meglio i consorti stabiliscono norme tendenti soprattutto a preservare il patrimonio comune e regolare la vita comune all’interno del castello: specchio di questa situazione è la struttura materiale: tanti rami familiari, altrettanti blocchi architettonici, che, progressivamente, crescono intorno al nucleo più antico. Nasce così un vero e proprio borgo, che, anche attraverso assedi, distruzioni, restauri e passaggi di proprietà, ha visto i suoi edifici, le vie e le piazze assumere mille volti architettonici: dal XIV al XIX secolo ogni periodo ha lasciato tracce significative, che ci fanno leggere oggi il castello come un grande libro, antico di un millennio.